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I libri, come le persone, giungono sempre dove sono attesi...

sabato 2 febbraio 2013

LeggiAmo 2013: 1/50 - Cose che nessuno sa di Alessandro d'Avenia


LeggiAmo 2013
Sezione Alfabeto D


La bellezza nasce dai limiti, sempre.
Alessandro d'Avenia

Cose che nessuno sa è  un romanzo che prende vita dal sostare dell’autore al crocevia, tra il cammino compiuto e quello ancora da percorrere (e quanto afferma lui stesso nei suoi ringraziamenti alla fine del libro).
Alessandro d’Avenia invita il lettore ad accostare il suo orecchio alla storia che ci narra nel suo poetico romanzo, così come si fa con una conchiglia:
“L’unico modo che abbiamo per scoprire la nostra storia è conoscere quelle degli altri.. solo chi legge e ascolta storie trova la sua”.

Un filo invisibile unisce le vite dei protagonisti di questo romanzo: una folla di funamboli senza rete sui fili fragili e intrecciati della vita.
Margherita, fragile perla creata dalla rugiada di un dolore muto; il professore, anima fatta di pagine; Giulio, stella lontanissima e irraggiungibile, fredda e nervosa.
Sono tutti alla ricerca della bellezza, quella bellezza nata dalle imperfezioni della vita; tutti dovranno intraprendere, come Telemaco, il viaggio che li porterà a compiere delle scelte decisive, a perdersi per ritrovarsi; e lo faranno guidati da quel sentimento di incompiutezza che la gente chiama nostalgia, in cui si fondono paure e speranze: è la nostalgia del futuro, la nostalgia di ciò che non è mai stato, quella libertà che prende possesso di sé e vuole dare inizio a qualcosa di nuovo, unico e irripetibile.

C’è una parola che si ripete come una melodiosa litania in tutto il romanzo: la parola filo.
La nonna di Margherita, nella lingua carnale della sua terra, esclama: a vita è nu filu..la vita è un filo, sospeso tra cielo e terra, dove si cammina con passo incerto e intrisi di paura, finché quel sottile filo non sarà trasformato in corda e poi in un solido ponte grazie al sentimento dell’amore.
Ed è  il filo che unisce due persone a far sì che si possa uscire dal labirinto delle proprie paure, così come il filo di Arianna salvò Teseo.
È, ancora il filo della trama che, unito all’ordito, in una danza a volte incomprensibile, svela il disegno della vita.
Col tempo verrà rivelata quella bellezza che nasce dai limiti e dal dolore, così come la perla nasce dopo l’attacco di un terribile predatore: sui resti imperfetti rimasti intrappolati nella conchiglia nasce una splendida madreperla.
Ci sono cose che nessuno sa, ma è la bellezza imperfetta della vita a dare tutte le risposte.

Questo è il messaggio che possiamo ascoltare dalle splendide pagine di questo romanzo: una storia che ci coinvolge e ci nutre con la semplicità e la bellezza delle cose fragili:
quella storia deve piombare da fuori, come quando accade che i libri ci scelgano e gli autori diventino amici..quella storia è uno specchio che ti sorprende a esclamare: questa è la mia, questo sono io, ma non avevo le parole per dirlo. E forse scopri di non essere solo, definitivamente solo.

Dalla lettura ottieni qualcosa solo quando sei capace di mettere qualcosa di tuo in ciò che stai leggendo. Voglio dire che leggi un libro veramente solo quando è lui che ti legge, solo quando ti avvicini alle parole con l’animo disposto a ferire e a essere ferito dal dolore della lettura, a convincere ed essere convinto, e dopo, arricchito dal tesoro che hai scoperto, a impiegarlo per costruire qualcosa nella tua vita e nel tuo cuore.



La lettura di questo libro mi ha spinto a dar vita ad un piccolo progetto che vorrei chiamare "Dagherrotipi Letterari": una danza di parole, immagini e musica per condividere le emozioni suscitate dalle pagine dei libri letti.

Ecco il Dagherrotipo Letterario del libro
Cose che nessuno sa 
di
Alessandro d'Avenia


E' un regalo per tutte le mie compagne di viaggio di LeggiAmo 2013!
Buona lettura e.. buona visione!

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