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I libri, come le persone, giungono sempre dove sono attesi...

giovedì 31 gennaio 2013

Il respiro dei libri

Il libro: essere vivente

Il libro è in se stesso un essere vivente dotato di anima, di vibrazione, di peso, numero, suono. La sua presenza si avverte già prima di vederlo entrare, suona alla porta, semplicemente, di una casa dove non ci siano libri letti; non libri adoperati per adornare o arredare le pareti, bensì letti, pensati, vissuti. Se ne avverte la presenza prima di entrare nella casa. Non dico poi nella stanza.
Il libro esiste di per sé, è dotato di essere, ha il proprio vano, la propria assenza, il proprio amore. Raccoglie la voce e la irradia, raccoglie l'indifferenza come se fosse, non so, uno strano essere animato. La sua assenza ci accompagna, la sua presenza ci sgomenta, ci sollecita. E può succedere qualcosa di incredibile: che semplicemente avendo un libro vicino, toccandolo, si cominci già a sapere cosa contiene. Una manifestazione singolare, diversa e distinta da quella di tutti gli altri esseri. Che cosa contiene un libro? Di cosa è portatore? Per meglio saperlo, per sentirlo più chiaramente, vorremmo tornare all'istante in cui per la prima volta abbiamo visto un libro, in cui una mano si è tesa verso di noi per porgerci un libro, o in cui abbiamo visto qualcuno chino su di un libro a leggere...
Io stessa non so dire ciò che un libro può essere. Può essere la salvezza, la perfezione, la calamita che attrae e orienta, la fiamma che innamora e brucia la povera farfallina che le gira intorno senza accorgersi che si sta consumando, che sta bruciando. E può anche essere la sfera di cera che si illumina internamente e attrae una luce, un fuoco, una respirazione, una vita ineludibile... perché resta sempre vivo il gesto di sollevare il libro, di guardarlo e di offrirlo come se si trattasse di  un'ostia consacrata, una forma sacra che deve stare al di sopra di tutto, che deve manifestarsi come se fosse veramente una forma di comunione...l'esistenza del libro è, già di per sé, una rivelazione, quale che sia il contenuto...
Maria Zambrano
Il libro è un dono che non si consuma, moneta offerta dalla mano, moneta che sta nella mano. Si può perdere forse, ma, come diceva in quegli anni il poeta Antonio Machado, quello che sta nell'anima si perde se non si dà. Il libro possiede anche qualcosa di indelebile, un profumo che si intensifica quanto più si inspira, come quello di certi fiori. Il libro odora, profuma, impregna le pareti, è colmo di amore. E ispira una tale commozione in chi lo riceve per la prima volta, viene accolto tra le mani con tale devozione, che è come un essere. Un dono insieme del cielo e della terra, che reca un mondo lontano e misterioso che diventa nostro, intimo, una misteriosa lontananza che penetra nell'intimità.


Dalla sua misteriosa vicinanza, la filosofa Maria Zambrano entra nella nostra più profonda intimità con le parole di questo splendido saggio, un vero inno all'essenza del libro... e sembra quasi di sentire l'odore del primo libro che abbiamo tenuto fra le mani.
Chiudiamo gli occhi... i libri respirano accanto a noi! Ascoltiamoli...

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